La mensilità di novembre porta con sé diverse novità per i pensionati: dal calendario dei pagamenti che subirà uno slittamento di due giorni, alla conclusione del ciclo di trattenute fiscali relative al 2024, fino agli importi aggiornati con la rivalutazione prevista per l’anno in corso.
La festività di Ognissanti, che cade sabato 1° novembre 2025, determina una modifica al consueto calendario di erogazione delle pensioni. L’INPS non potrà avviare le disposizioni di pagamento nel primo giorno del mese a causa della chiusura di banche e uffici postali. L’accredito partirà quindi da lunedì 3 novembre 2025, sia per chi riceve il trattamento sul conto corrente bancario sia per chi effettua il ritiro presso gli sportelli di Poste Italiane.
Un’eccezione riguarda i correntisti di BancoPosta, che potrebbero visualizzare l’importo già sabato 1° novembre, in concomitanza con la festività. Non si tratta di un ritardo tecnico, ma di una normale conseguenza del calendario che prevede il rispetto dei giorni bancabili. I pensionati che ritirano l’assegno in contanti presso gli uffici postali dovranno rispettare la tradizionale turnazione alfabetica. La suddivisione prevede: lunedì 3 novembre per i cognomi dalla A alla B, martedì 4 novembre per C e D, mercoledì 5 novembre dalla E alla K, giovedì 6 novembre dalla L alla O, venerdì 7 novembre dalla P alla R e sabato 8 novembre, solo nella mattinata, dalla S alla Z. Ogni ufficio postale mantiene comunque la facoltà di stabilire una turnazione differente, per cui è consigliabile informarsi presso la propria sede di riferimento.
Trattenute fiscali: ultimo rateo a novembre
La mensilità di novembre 2025 rappresenta l’ultimo mese in cui sono previste le trattenute fiscali relative all’anno precedente. Dall’importo lordo della pensione verranno sottratte le prestazioni fiscalmente imponibili, dall’Irpef mensile alle addizionali regionali e comunali riferite al 2024.