Pensionati Cisl Udine
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CISL PENSIONATI UDINESE - BASSA FRIULANA

Una rete solidale di servizi operante sul territorio

La Federazione Nazionale Pensionati CISL, in breve FNP CISL, è articolata in Italia con 85 tra  Federazioni Regionali, interregionali e territoriali, oltre alla sede nazionale. La struttura FNP Regionale coincide con l'intero territorio della Regione FVG ed è divisa in quattro Aree Sindacali: Alto Friuli, Gorizia-Trieste, Pordenone e Udinese- Bassa friulana. L'Area Udinese- Bassa Friulana divenuta RLS unica, conta  circa undicimila iscritti e si estende su un territorio che comprende ben 72 Comuni. Detto territorio è suddiviso in 5 SP-FNP (Strutture periferiche) FVG costituite dalla zona e dai Comuni assegnati:

SP-FNP Cividalese- Manzanese, SP-FNP Codroipese, SP-FNP Latisanese-S.Giorgino,  SP-FNP Udinese, SP-FNP Palmarino-Cervignanese. L'RLS unica ha compiti di Coordinamento operativo e organizzativo dell'attività svolta dalla SP-FNP sul territorio. I Coordinatori delle SP-FNP mantengono rapporti continuativi con la segretaria dell'RLS unica e si confrontano costantemente sulle scelte Sindacali e organizzative da compiere. L'FNP Udinese e Bassa Friulana opera sul territorio attraverso una rete di Sportelli di Ascolto che intercettano i bisogni delle comunità locali e garantiscono  un'assidua e costante attività volta alla tutela e difesa dei diritti dei nostri associati e alla solidarietà sociale. Gli operatori volontari che operano presso i nostri sportelli collaborano attivamente con INAS e CAF, svolgendo una valida attività di supporto e facilitazione nell' erogazione dei servizi.

L'attività sul territorio è l'elemento fondante dell'azione della  FNP a sostegno delle fasce di popolazione anziana più debole, gravate non solo da problemi di salute ma anche da problemi economici che rilevano spesso situazioni di povertà. L'accoglienza è il biglietto da visita della FNP: le persone che entrano nelle nostre sedi, aperte anche ai non iscritti, hanno bisogno di essere ascoltate e, spesso,  anche accompagnate nella ricerca di risposte adeguate ai loro bisogni. Nel rivendicare il diritto dei cittadini a politiche di welfare efficienti ed efficaci, la FNP  interviene sul territorio confrontandosi con le Istituzioni (Comuni, Ambiti, Aziende e Strutture sanitarie Associazioni), in ordine ai processi di programmazione e di attuazione dei servizi. La  contrattazione sociale si pone, a tale fine,  come strumento principale  per il raggiungimento di obiettivi quali l'aiuto solidale agli anziani non autosufficienti e ai loro famigliari, al miglioramento delle condizioni di assistenza nelle strutture residenziali e diurne, al potenziamento e alla riorganizzazione della medicina del territorio, anche riguardo alla carenza di medici di base. In quest'ottica l'FNP, nel perseguire politiche che favoriscano l'invecchiamento attivo, promuove iniziative utili a migliorare la qualità di vita delle persone anziane, a favorire il benessere fisico e psicologico e l'interazione sociale. In tutte le strutture  FNP, RLS e SP-FNP, sono costituiti i Coordinamenti  delle politiche di genere che svolgono una azione politica volta al conseguimento  della parità di  genere, al contrasto delle diseguaglianze , delle ingiustizie e della violenza sulle donne. I coordinamenti costituiscono un valido strumento per la  partecipazione e  la valorizzazione della componente femminile  all'interno dell' organizzazione Sindacale. La  FNP Udinese e  B.F. collabora attivamente con ANTEAS, ADICONSUM e SICET, condividendone gli obiettivi di  sostegno di difesa e protezione  delle persone e dei consumatori.

LUGLIO: arriva la quattordicesima

La quattordicesima è una somma aggiuntiva alla pensione corrisposta dall'INPS a luglio o a dicembre di ogni anno, introdotta dalla legge 3 agosto 2007, n. 127 e modificata dall'articolo 1, comma 187, 11 dicembre 2016, n. 232, che ha esteso la platea dei beneficiari e modificato gli importi da corrispondere.

Spetta ai pensionati:

  • titolari di uno o più trattamenti pensionistici a carico dell’assicurazione Generale Obbligatoria e delle forme sostitutive, esclusive ed esonerative della stessa, gestite da enti pubblici di previdenza obbligatoria;
  • di almeno 64 anni;
  • con reddito complessivo fino a due volte il trattamento minimo annuo del Fondo Lavoratori Dipendenti (dal 2017).

L’importo della quattordicesima è indicata nella seguente tabella: 

Anni di contribuzione per lavoratori dipendenti Anni di contribuzione per lavoratori autonomi Reddito fino a 1,5 volte il trattamento minimo (per il 2025: 11.766,30 euro) Reddito da1,5 a 2 volte il trattamento minimo (per il 2025: 15.688,40 euro)
Fino a 15 Fino a 18 437 euro 336 euro
Oltre 15 fino a 25 Oltre 18 fino a 28 546 euro 420 euro
Oltre 25 Oltre 28 655 euro 504 euro

In base alla clausola di salvaguardia, nel caso in cui il reddito complessivo individuale annuo risulti superiore a 1,5 volte o a 2 volte il trattamento minimo e inferiore a tale limite incrementato della somma aggiuntiva spettante, l’importo della quattordicesima viene corrisposto fino a concorrenza del limite maggiorato. Il pagamento viene effettuato d’ufficio per i pensionati di tutte le gestioni sulla base dei redditi degli anni precedenti.

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Bonus una tantum 2022, da giugno l'INPS recupera sulle pensioni: ecco a chi e cosa controllare

In arrivo decurtazioni per molti pensionati: l’INPS avvia il recupero dei bonus una tantum erogati nel 2022, tramite trattenute mensili sui cedolini

Il mese di giugno sarà poco piacevole per molti pensionati italiani: diverse pensioni subiranno una riduzione, anche se non tutti ne conoscono ancora il motivo.
L’INPS, infatti, ha avviato il recupero di alcune somme erogate nel corso del 2022 sotto forma di bonus straordinari. Parliamo dei contributi una tantum da 200 e 150 euro, previsti dai decreti Aiuti e Aiuti-ter e finalizzati a contrastare l’impatto dell’inflazione e dell’aumento dei costi energetici.
All’epoca, l’erogazione fu automatica e tempestiva: l’urgenza imposta dalla crisi energetica spinse lo Stato a disporre il pagamento diretto di questi aiuti a milioni di cittadini, senza attendere le verifiche fiscali. Tuttavia, come era stato chiarito fin dall’inizio, quei bonus erano vincolati a precise soglie di reddito. Oggi, a distanza di quasi tre anni, si chiude il cerchio: chi ha percepito l’indennità senza avervi diritto dovrà restituirla.



Un recupero che parte dai controlli sui redditi 2021
Il meccanismo di verifica e recupero (annunciato il 7 gennaio 2025) è stato attivato incrociando i dati delle dichiarazioni dei redditi 2021, anno di riferimento per stabilire la legittimità dei pagamenti. In particolare, il bonus da 200 euro era destinato a chi, nel 2021, non aveva superato i 35.000 euro di reddito, mentre quello da 150 euro spettava solo ai contribuenti con redditi fino a 20.000 euro. In caso di rilevazione a posteriori, da parte dell’INPS, del mancato rispetto di uno o entrambi i requisiti, scatta la procedura di rimborso.

Come funziona la restituzione

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INPS: attenzione alle truffe telematiche

L’INPS informa che stanno aumentando le truffe online. Usano il nome dell’INPS per rubare dati personali e finanziari. Queste truffe avvengono principalmente attraverso SMS o e-mail false (chiamate phishing o smishing), che sembrano inviate dall’INPS.

Questi messaggi invitano a cliccare su link non ufficiali per verificare, confermare o integrare i propri dati per continuare a percepire prestazioni INPS, ottenere presunti rimborsi o altre motivazioni simili.

Non farlo! È una trappola per rubare le tue informazioni personali.

Se fornisci i tuoi dati su tali siti, i truffatori possono:

  • richiedere prestiti a tuo nome;
  • aprire conti correnti fraudolenti;
  • dirottare i pagamenti delle tue prestazioni;
  • attivare, a tua insaputa, credenziali SPID a tuo nome;
  • accedere ai servizi della Pubblica Amministrazione fingendo di essere te.

Fai quindi attenzione a qualsiasi messaggio SMS o e-mail, apparentemente inviato a nome di INPS, che ti invita a cliccare su link in essi riportati, e ricorda che:

  • l’INPS non invia mai e-mail o SMS con link per confermare dati o ricevere rimborsi ma invitiamo sempre gli utenti ad accedere sempre e solo al sito istituzionale www .inps .it;
  • le uniche e-mail con link che INPS invia sono quelle per le indagini sulla soddisfazione degli utenti, ma non ti chiederanno mai dati bancari o documenti;
  • l’unico sito ufficiale dell’INPS è www .inps .it. Controlla sempre che l’indirizzo del sito che stai visitando termini con “.inps. it”, perché possono venire creati domini con denominazioni simili e ingannevoli (es. insp, ipns, inpis e simili);
  • se hai dubbi, consulta il vademecum anti-truffe sul sito INPS, dove trovi esempi di messaggi falsi e consigli su come difenderti.

Se ricevi un messaggio sospetto, non cliccare sul link e segnalalo subito!

Contributo a copertura della TARI 2025 da parte del Comune di UDINE

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Il Comune di Udine, con Deliberazione della Giunta Comunale n. 164/2025 del 08.04.2025, ha emanato un contributo economico per l’attivazione di una agevolazione a copertura integrale della TARI 2025. Il beneficio è rivolto a cittadini italiani o di altro Stato aderente alla Unione Europea o cittadini di altri Stati titolari di permesso di soggiorno di durata non inferiore a un anno, che siano in possesso di un’attestazione ISEE 2025 di importo inferiore a € 3.000,00, e che siano residenti nel Comune di Udine e intestatari di un’utenza domestica attiva nell’indirizzo di residenza. La domanda potrà essere presentata esclusivamente on line, utilizzando le credenziali SPID o la CIE per accedere al portale dedicato del sito del Comune di Udine entro e non oltre il 13 giugno 2025. Per coloro che pur essendo in possesso di Spid o CIE non abbiano la possibilità di procedere in autonomia alla compilazione e all’invio della domanda, il Comune di Udine ha previsto il supporto gratuito del Servizio di Facilitazione Digitale, previo appuntamento, prenotabile sempre dal sito del Comune di Udine, nella sezione dedicata. Per eventuali richieste di informazioni è possibile contattare gli uffici del Comune di Udine al n. 0432 1273102 o all’indirizzo email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Decreto bollette:come richiedere il bonus bollette e bonus elettrodomestici 2025, requisiti e ISEE

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Un contributo straordinario di 200 euro per i clienti domestici delle bollette elettriche che hanno un ISEE fino a 25mila euro

Le bollette continuano a pesare sui bilanci familiari e il governo ha deciso di intervenire con un nuovo bonus energia per sostenere le fasce più in difficoltà. Il contributo previsto varia in base ai redditi e sarà applicato direttamente sulle prossime fatture.

Il bonus viene erogato in bolletta

L’erogazione del bonus extra di 200€ avverrà direttamente in bolletta tra aprile e luglio 2025, sotto forma di sconto. In generale, viene erogato nel I trimestre utile dopo la presentazione della DSU. Per chi percepisce anche il bonus sociale lo sconto può arrivare a oltre 500€.

Il Decreto

Il provvedimento è entrato in vigore il 1° marzo u.s. ed è stato convertito in Legge in data 23 aprile 2025. Il c.d. Decreto bollette, recante “Misure urgenti in favore delle famiglie e delle imprese di agevolazione tariffaria per la fornitura di energia elettrica e gas naturale nonché per la trasparenza delle offerte al dettaglio e il rafforzamento delle sanzioni delle Autorità di vigilanza”.

Le nuove norme potenziano e ampliano per il 2025 i meccanismi di protezione delle famiglie a basso reddito, delle piccole e medie imprese (PMI) e delle imprese energivore in relazione ai costi per i consumi energetici, attraverso lo stanziamento di risorse per circa 3 miliardi di euro, senza la creazione di nuovo deficit per il bilancio pubblico.

La procedura invio della domanda e quelle di erogazione, è la stessa dei bonus sociali gas e luce, cioè senza bisogno di compilare moduli o effettuare una richiesta formale: i contributi, insomma, verranno scontati direttamente nelle bollette.

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Online la Certificazione Unica 2025

È online la Certificazione Unica (CU) 2025 relativa ai redditi percepiti nel 2024, documento indispensabile per la presentazione della dichiarazione dei redditi. La CU è accessibile a tutti i cittadini attraverso le modalità digitali e tradizionali, riflettendo così l’impegno dell’Istituto verso l’innovazione e la semplificazione dei servizi.

Per visualizzare, scaricare e stampare il modello CU 2025 è necessario accedere con le proprie credenziali (SPID, CIE, CNS, eIDAS e PIN) all’area personale MyINPS e seguire il percorso: “I tuoi servizi e strumenti” > “Servizi fiscali e pagamenti ricevuti da INPS” > “Certificazione Unica 2025 (Cittadino)”.

I  pensionati possono scaricare il documento anche tramite il servizio online “Cedolino della pensione”.

Gli adempimenti dell’INPS

L’Istituto, come ogni anno, ha predisposto la Certificazione Unica Sintetica (CUS) da rilasciare ai propri sostituiti, e la Certificazione Unica Ordinaria (CUO), da trasmettere online all’Agenzia delle Entrate, anche al fine di predisporre la dichiarazione precompilata.

L’INPS, in qualità di sostituto d’imposta:

  • entro il 28 febbraio 2025 ha effettuato il conguaglio tra l’ammontare delle ritenute operate e l’imposta dovuta sull’ammontare complessivo delle somme e dei valori corrisposti nel corso dell’anno d’imposta 2024, tenendo conto delle detrazioni eventualmente spettanti, e ha applicato a gennaio 2025 il prelievo del debito di imposta fino a capienza delle erogazioni in pagamento;
  • determina, sul reddito prodotto nell’anno d’imposta di riferimento (2024), le addizionali regionale e comunale, a saldo e in acconto, i cui importi sono trattenuti in forma rateale sui pagamenti delle singole prestazioni, a partire da gennaio (per l’addizionale comunale in acconto a partire dal mese di marzo) e fino a novembre dell’anno successivo (2025).

I dettagli nella circolare INPS 20 marzo 2025, n. 61.

Dal 30 aprile 2025 nell’area personale my inps sarà altresì disponibile il  Certificato di pensione  Obs-M

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