Calcolo ISEE 2026, via la prima casa ma con soglia catastale fino a 91.500: ecco i 5 incentivi che si possono chiedere
La Legge di Bilancio 2026, approvata dal Consiglio dei Ministri il 17 ottobre 2025, introduce modifiche rilevanti al calcolo dell’ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) con l’obiettivo di tutelare maggiormente le famiglie proprietarie dell’abitazione principale e di favorire i nuclei con figli.
Le novità introdotte dall’articolo 47 della bozza della manovra prevedono l’innalzamento della soglia di franchigia per l’abitazione di residenza e una revisione della scala di equivalenza per i nuclei familiari con più figli.
Innalzamento della soglia di esenzione
La principale novità riguarda l’incremento della franchigia applicabile al valore catastale della prima casa nel calcolo del patrimonio immobiliare ai fini ISEE. Attualmente, la normativa prevede l’esclusione di una quota pari a 52.500 euro del valore della casa principale, con eventuali maggiorazioni per i figli conviventi. Con la Manovra 2026, la soglia viene innalzata a 91.500 euro, consentendo di escludere dal computo patrimoniale un valore catastale significativamente più elevato dell’abitazione principale.
È inoltre previsto un incremento di 2.500 euro per ogni figlio convivente successivo al primo, al fine di tenere conto della composizione del nucleo familiare. Il valore catastale dell’immobile si calcola moltiplicando la rendita catastale per il coefficiente 168.
Agevolazioni interessate e scala di equivalenza
L’esclusione della prima casa dal calcolo ISEE con la nuova soglia di 91.500 euro non avrà applicazione generalizzata, ma si limiterà a cinque specifiche prestazioni agevolate. Le agevolazioni per le quali opererà la nuova franchigia sono: l’assegno di inclusione, il supporto per formazione e lavoro, l’assegno unico universale, il bonus asilo nido e il bonus nuovi nati.