Talvolta riesce difficile offrire informazioni personalizzate ai nostri Associati o aiutarli nell’espletamento di qualche pratica perché molte operazioni ormai possono essere svolte solo on line, in linea internet, dopo riconoscimento dell’identità del richiedente.

Tre sono i metodi più in uso per accertare l’identità via web:

  • l’assegnazione e l’utilizzo di un PIN;
  • l’accesso attraverso una smart card CNS come la nostra tessera sanitaria;
  • il riconoscimento mediante SPID.

Lo SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) è attualmente il sistema più evoluto e sicuro per accedere ai servizi online della pubblica amministrazione ed è in grado di garantire la tutela dei dati personali, che non possono essere né utilizzati né ceduti a terzi senza autorizzazione dell’utente. Ha tre livelli di sicurezza:

  • quello base che permette di accedere ai servizi online attraverso un nome utente e una password scelti dall’utente;
  • quello intermedio che, oltre un nome utente e una password scelti dall’utente, aggiunge anche la generazione di un codice temporaneo di accesso (one time password), gestibile via smartphone;
  • un terzo livello che prevede l’utilizzo di ulteriori soluzioni di sicurezza e di dispositivi fisici (es smart card) erogati dal gestore dell’identità.

Per ottenere le proprie credenziali SPID bisogna rivolgersi ad appositi soggetti (Aruba, Infocert, Intesa, Namirial, Poste, Register, Sielte, Tim, Lepida, ...), detti identity provider.

Dunque lo SPID è il sistema più evoluto e sicuro, ed è lì che dovremmo arrivare tutti. Ma, al momento, potrebbe però risultare un po’ ostico e complicato per i nostri Associati che non hanno dimestichezza con smartphone o diavolerie simili.

Vediamo il primo metodo che utilizza il solo PIN. Il codice PIN (dall'acronimo inglese Personal Identification Number, cioè Numero di Identificazione Personale) non è altro che una sequenza di caratteri alfanumerici da introdurre per validare la propria identità. Semplice ma per nulla sicuro: una volta comunicato il nostro PIN a qualcuno, questi è in grado di accedere ai nostri dati personali senza che noi abbiamo alcuno strumento per impedirglielo tranne che affrettarsi a chiedere il blocco e la sostituzione del PIN. Senza contare che il codice PIN ha validità di soli 6 mesi, trascorsi i quali ne va richiesto il rinnovo.

Rimane quindi il secondo metodo. Attivare come strumento di identificazione personale la Carta Regionale dei Servizi (CRS, cioè la tessera sanitaria) è il modo più veloce e facile per poter accedere a tutti i numerosi servizi on line messi a disposizione sia dalle pubbliche amministrazioni della Regione (Regione, Comuni, Aziende Sanitarie) che da altre pubbliche amministrazioni centrali (quali, ad es., l’Agenzia delle Entrate e l’INPS). L’attivazione della tessera sanitaria serve per ottenere il codice personale (PIN) che, in associazione con la stessa tessera sanitaria e un lettore di smart card, garantisce l’identificazione sicura ed univoca del cittadino che utilizza il servizio, nel pieno rispetto della privacy: la sola conoscenza del PIN non consente alcun accesso se privo della contemporanea lettura della Carta Regionale dei Servizi.
L'attivazione (gratuita) con conseguente consegna di un lettore di badge in comodato gratuito (uno per famiglia) si effettua presso Comuni, Distretti e Regione.
Nelle nostre zone, lo sportello è attivo:

  • nei comuni di Basiliano, Bertiolo, Bicinicco, Camino al Tagliamento, Flaibano, Gonars, Martignacco, Mortegliano, Pavia di Udine, Pozzuolo del Friuli, Pradamano, Santa Maria La Longa, Sedegliano, Talmassons, Trivignano Udinese, Udine, Varmo;
  • presso i distretti sanitari di Cervignano del Friuli, Codroipo, Latisana, Palmanova, S.Giorgio di Nogaro;
  • presso l’Ufficio regionale per le relazioni con il pubblico, in piazza I Maggio 6 a Udine.

I computer dei nostri Uffici sono tutti dotati di lettore di smart card. Se ci si presenta con la tessera sanitaria attivata e relativo PIN, saremo in grado di controllare con l’interessato il cedolino di pensione o scaricare la Certificazione Unica o il modello obisM dal sito dell’INPS. Oppure effettuare una visura catastale sul sito dell’Agenzia delle Entrate. Oppure …