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Il giorno 5 dicembre 2023 è iniziato a San Giorgio di Nogaro il corso per la conoscenza e l'utilizzo dello smartphone organizzato dalla FNP CISL Pensionati Udinese Bassa Friulana.
Foto dei partecipanti.
Arriva dicembre e come ogni inizio mese arriva l’appuntamento con il pagamento delle pensioni. Assegni che questo mese (e quest’anno) saranno più corposi. I motivi? Semplici. A dicembre 2023, come ogni anno, sarà versata anche la tredicesima. Ma non solo. Sarà applicato anche un conguaglio che porterà una rivalutazione complessiva su base annua al +8,1% che riguarda 21 milioni di pensioni.
Numerose novità nel cedolino pensione di dicembre 2023, vediamo quali sono:
PAGAMENTO RATEI DI TREDICESIMA E ANTICIPO DEL CONGUAGLIO DI PEREQUAZIONE RELATIVO AL 2023
Unitamente al pagamento dei ratei di tredicesima, l’INPS ha effettuato le operazioni di ricalcolo della perequazione delle pensioni relative al 2023, sulla base dell’indice definitivo calcolato dall’ISTAT anticipando il conguaglio al mese di dicembre 2023, anziché dal 1° gennaio 2024, al fine di contrastare gli effetti negativi dell’inflazione per l'anno 2023 e sostenere il potere di acquisto delle prestazioni pensionistiche (art. 1, Dlgs. n. 145/2023).
Con tale mensilità è dunque corrisposto lo 0,8%, a titolo di differenza tra l’indice definitivo dell’8,1% e quello provvisorio del 7,3%, oltre ai relativi importi arretrati calcolati a partire dalla mensilità di gennaio 2023.
All’operazione sono state interessate tutte le pensioni e le prestazioni assistenziali per una platea complessiva di 21 milioni di prestazioni.
Corresponsione agli aventi diritto dell’incremento delle pensioni di importo pari o inferiore al trattamento minimo INPS (Legge di Bilancio 2023)
Anche nel mese di dicembre e sulla tredicesima mensilità, l’INPS continua a corrispondere d’ufficio, a favore dei titolari di uno o più trattamenti pensionistici di importo lordo complessivo pari o inferiore al trattamento minimo INPS, un incremento transitorio, che per l’anno 2023, è:
- del + 1,5%, per i soggetti di età pari o inferiore a 75 anni;
- del + 6,4%, per i soggetti di età superiore a 75 anni.
Ricordiamo che l’incremento per l’anno 2023 è fiscalmente imponibile e viene assoggettato alla tassazione ordinaria; spetta da gennaio 2023 a dicembre 2023, compresa la tredicesima mensilità.
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Le novità e le agevolazioni sulla Legge 104/92 previste per il 2023.
Il d. lgs. n. 105/2022, in vigore dal 13 agosto 2022, ha attuato la direttiva UE n. 2019/1158, che ha la finalità di favorire l’equilibrio tra attività professionale e vita familiare per i genitori e i prestatori di assistenza. In particolare:
- ha eliminato il principio del “referente unico dell’assistenza” con riferimento alla fruizione dei permessi disciplinati dall’art. 33, c. 3, legge n. 104/1992; (chi ne ha diritto: Il lavoratore che assiste un familiare disabile grave, parente o affine entro il 2° grado (o entro il 3° grado, in specifiche situazioni), ha diritto a 3 giorni di permesso mensile per legge 104, utilizzabili anche in maniera continuativa
- ha modificato la disciplina del congedo parentale ordinario e del prolungamento del congedo parentale di cui agli artt. 33 e 34, d. lgs. n. 151/2001;
- ha introdotto il “convivente di fatto” tra i soggetti ai quali è concesso in via prioritaria il congedo straordinario (art. 42, c. 5, d. lgs n. 151/2001). Ha inoltre previsto che qualora tra i requisiti per il riconoscimento del diritto alla prestazione sia prevista la convivenza con il disabile a cui prestare assistenza, questa possa essere instaurata successivamente alla presentazione della domanda di congedo straordinario.
Il dipendente pubblico, per fruire dei benefici della Legge 104/92, dovrà fare domanda direttamente all'amministrazione di appartenenza allegando la necessaria documentazione.
Il disegno di legge nel testo iniziale all'esame del Parlamento, eventualmente modificato dagli emendamenti, dovrà essere approvato entro il 14 dicembre 2023.
Come potrebbero cambiare Quota 103, APE sociale e opzione donna.
Quota 103
La misura centrale è la proroga di un anno di «Quota 103» (62 anni e 41 anni di contributi). Tuttavia chi aderirà nel 2024 avrà l’assegno decurtato due volte:
- L’intera pensione sarà calcolata con il sistema contributivo e non più con il sistema misto cioè vale a dire con il sistema retributivo sulle anzianità acquisite sino al 31 dicembre 1995 (31 dicembre 2011 se sussistono almeno 18 anni di contributi al 31.12.1995). Salta in extremis la norma che avrebbe imposto anche il cd. «doppio calcolo»;
- La misura dell’assegno, come sopra calcolato, non potrà risultare superiore a 2.272€ euro lordi al mese (cioè quattro volte il trattamento minimo Inps) sino al compimento dell’età di 67 anni in luogo delle cinque volte attuali (cioè 2.840€).
Cambiano, inoltre, le finestre mobili, cioè il tempo di attesa che deve trascorrere tra la maturazione dei requisiti (62 anni e 41 anni di contributi) e la percezione del primo rateo pensionistico. Rispetto agli attuali tre mesi (sei mesi per i dipendenti pubblici) l’attesa sale a sette mesi e a nove mesi per i dipendenti pubblici.
Per il resto l’impianto della misura è lo stesso dell’attuale Quota 103. Confermato, in particolare, l’incentivo al posticipo al pensionamento cioè la facoltà per l’assicurato di optare per la corresponsione in busta paga della quota di contribuzione IVS a suo carico (di regola il 9,19%).
OPZIONE DONNA
Viene confermata con le restrizioni attuali (cioè solo caregivers, invalidi 74% e disoccupate) a condizione che siano stati raggiunti 61 anni (ora 60 anni) e 35 anni di contributi al 31 dicembre 2023. Restano le riduzioni di un anno del requisito contributivo per ogni figlio sino ad un massimo di due anni e le finestre mobili di 12 mesi per le dipendenti e 18 mesi per le autonome.
Ape Social
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Con la pensione di Dicembre l'Inps anticiperà il conguaglio pari allo 0,8% della rivalutazione per l'anno 2022 del tasso d’inflazione, che ordinariamente avrebbe effettuato a gennaio del prossimo anno. A dicembre, pertanto, i pensionati riceveranno gli assegni aggiornati più gli arretrati degli 11 mesi del 2023. Qui sotto un esempio di calcolo.
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Previdenza
Di seguito le novità ed informazioni più rilevanti presenti sul cedolino della pensione di ottobre 2023.
Trattenute fiscali: Addizionali regionali e comunali, conguaglio 2022 e tassazione 2023
Con riferimento alle prestazioni fiscalmente imponibili, sul rateo di pensione di ottobre, oltre all’IRPEF mensile, vengono trattenute le addizionali regionali e comunali relative al 2022. Queste trattenute sono effettuate in 11 rate nell’anno successivo a quello cui si riferiscono. Continua a essere applicata anche la trattenuta per addizionale comunale in acconto per il 2023, a partire da marzo e fino a novembre 2023.
Prosegue, inoltre, il recupero delle ritenute IRPEF relative al 2022, laddove le stesse siano state effettuate in misura inferiore rispetto a quanto dovuto su base annua. In questo caso, per i pensionati con importo annuo complessivo dei trattamenti pensionistici fino a 18.000 euro, con un conguaglio IRPEF a debito di importo superiore a 100 euro, la rateazione viene estesa fino alla mensilità di novembre. Diversamente, per i titolari di redditi di pensione annui di importo superiore a 18.000 euro e per quelli di importo inferiore a 18.000 euro con debito inferiore a 100 euro, il debito d’imposta è stato applicato sulle prestazioni in pagamento alla data del 1° marzo, con azzeramento delle cedole laddove le imposte corrispondenti siano risultate pari o superiori alle relative capienze. Le somme conguagliate sono state certificate nella Certificazione Unica 2023.
Assistenza fiscale: conguaglio da modello 730/2023 (su redditi 2022)
Nel mese di ottobre vengono effettuate le operazioni di abbinamento delle risultanze contabili di cui ai modelli 730 per i pensionati/contribuenti che abbiano optato per INPS quale sostituto di imposta ed i cui flussi siano pervenuti da Agenzia delle Entrate entro la data del 30 giugno 2023. Sul rateo di pensione di settembre si procede pertanto:
- al rimborso dell’importo a credito del contribuente;
- alla trattenuta, in caso di conguaglio a debito del contribuente. L’ eventuale rateazione degli importi a debito risultanti dalla dichiarazione dei redditi deve obbligatoriamente concludersi entro il mese di novembre 2023.
I contribuenti che hanno indicato l’Inps quale sostituto d’imposta per l’effettuazione dei conguagli del modello 730/2022 possono verificare le risultanze contabili della dichiarazione e i relativi esiti attraverso il servizio online “Assistenza fiscale (730/4): servizi al cittadino”, disponibile anche tramite l’app Inps Mobile.
Per informazioni e supporto i pensionati possono avvalersi dei servizi CAF- CISL