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Fnp-Cisl Udinese e Bassa Friulana 1°Congresso SP (ex RLS)

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Previdenza – Rivalutazione pensioni per l’anno 2025– Il Decreto del Ministero dell’Economia 15 novembre 2024 fissa il tasso di inflazione allo 0,8%

E’ stato pubblicato, sulla Gazzetta Ufficiale n. 278 dello scorso 27 novembre, il decreto del Ministero dell’Economia relativo alla perequazione automatica delle pensioni con decorrenza dal 1° gennaio 2025 in via provvisoria e in via definitiva per il 2024.

Il valore è determinato dalla variazione percentuale degli indici dei prezzi al consumo per famiglie di operai e impiegati, senza tabacchi (indice FOI) effettuata dall’ISTAT.

Il decreto ha quindi confermato per il 2024 l’indice definitivo (calcolato sulla variazione tra il periodo gennaio-dicembre 2022 e lo stesso periodo del 2023) pari a +5,4%, di conseguenza non saranno effettuati conguagli rispetto al medesimo valore provvisorio già attribuito.

Per quanto riguarda il 2025, invece, il valore provvisorio della variazione degli indici dei prezzi tra il periodo gennaio-dicembre 2023 e gennaio-dicembre 2024 è risultato pari a +0,8%, con effetto dal 1° gennaio 2025, salvo conguaglio rispetto all’accertamento dei valori definitivi relativi ai mesi di ottobre, novembre, dicembre 2024.

Dal 2025 sarà applicato un criterio di calcolo differente rispetto agli anni precedenti, dal momento che riprende vigore l’articolo 1 comma 478 della legge 160/2019 sul modello dell’articolo 69 della legge 388/2000 e di conseguenza sarà applicata la rivalutazione in base al meccanismo degli scaglioni di reddito pensionistico in luogo di quello per fasce, come da tempo richiesto dalla CISL e dalla Federazione dei Pensionati.

Pertanto, il prossimo anno, per lo scaglione di reddito pensionistico

 fino a 4 volte il trattamento minimo (2.394,44 €) sarà applicata la perequazione al 100% pari a + 0,8%,

oltre 4 ed entro 5 volte il trattamento minimo (2.394,45 €) sarà applicata la perequazione al 90% pari a +0,72%,

oltre 5 volte (oltre 2.394,45) la perequazione sarà applicata al 75% cioè pari allo +0,60%.

Ricordiamo che la perequazione si applica in base al cosiddetto “cumulo perequativo”, considerando come un unico trattamento tutte le pensioni di cui il soggetto è titolare, erogate dall’INPS e dagli altri Enti, presenti nel Casellario Centrale.

Con l’occasione, segnaliamo che l’articolo 25 del disegno di legge di bilancio in corso di esame in Parlamento prevede un maggiore incremento per i trattamenti pensionistici di importo pari o inferiore al trattamento minimo nella misura del 2,2% nel 2025 e 1,3% nel 2026. Esso non rileva ai fini del superamento dei limiti reddituali previsti nel medesimo anno per il riconoscimento di tutte le prestazioni collegate al reddito.

La CISL rimane impegnata a chiedere il rafforzamento delle pensioni minime.

Invece, una norma del ddl bilancio, criticata dalla Cisl in sede di audizione parlamentare, esclude per i pensionati all’estero nel 2025 l’applicazione della perequazione per i trattamenti superiori al trattamento minimo.

 

Auguri per un sereno Natale e prospero 2025

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Saremo chiusi dal 21 dicembre 2024

al 6 gennaio 2025

Dalla Regione F.V.G. un bonus di 350 € ai pensionati a basso reddito

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Dalla Regione F.V.G. un bonus di 350 € ai pensionati a basso reddito per il triennio 2024/2025/2026 ma è necessario  l’ISEE

 

Anche grazie al lavoro di stimolo della CISL e non solo la regione FVG con Legge nr. 7/2024 del 7 agosto u.s. ha istituito per gli anni 2024 2025 e 2026 un bonus di € 350 annui a sostegno dei pensionati a basso reddito.

La Giunta regionale in data 8 novembre u.s. con deliberazione nr. 1677 ha approvato in via preliminare il regolamento attuativo.

 

A disposizione una risorsa preventivata di 15.000.000 di euro annui.

 

Il Bonus sarà erogato dall'INPS d'ufficio e si spera venga erogato per la rata 2024 entro l'anno  o nei primi mesi del 2025. Poi sarà erogato nel mese di giugno di ciascun anno.

 

Requisiti:

-Residenza attuale in Friuli Venezia Giulia

- Titolarità di pensioni di invalidità vecchiaia e superstiti  il cui importo lordo risulti inferiore al minimo

ovvero pensioni o assegni sociali o pensioni di inabilità invalidi civili erogate da INPS

- Attestazione ISEE o DSU in corso di validità con valore pari o inferiore a 15.000 euro.

 

NB: Il limite del trattamento Minimo ( € 7.781,93 lordi annui) è calcolato al netto di maggiorazioni rendite o incrementi eventualmente percepiti

 

In caso di titolarità di più tipologie di prestazioni il sussidio sarà erogato per una sola prestazione.

 

Il regolamento entrerà in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione sul B.U.R. Bollettino delle Leggi Regionali.

 

ATTENZIONE!!!!: per il 2024 i requisiti devono essere posseduti alla data di entrata in vigore del regolamento stesso. Quindi chi non avrà fatto l'ISEE o la DSU sarà escluso dal beneficio.

 

PENSIONATI: il cedolino di dicembre 2024

Il cedolino della pensione è il documento che consente ai pensionati di verificare l’importo erogato ogni mese dall’INPS e di conoscere le ragioni per cui tale importo può variare. 

Si riportano di seguito le principali informazioni sul cedolino della pensione di dicembre 2024.

La data di pagamento

Le pensioni vanno in pagamento il primo giorno bancabile del mese, a eccezione del mese di gennaio, con un unico mandato di pagamento comprensivo di tutte le prestazioni pensionistiche e assistenziali del titolare. 

Il pagamento avverrà con valuta 2 dicembre.

Si coglie l’occasione per informare che la mensilità di gennaio 2025 andrà in pagamento il giorno 3 gennaio.

Si ricorda, inoltre, che il pagamento in contanti è ammesso solo per gli importi complessivi fino a 1.000 euro netti.

Pertanto, se l’importo spettante al beneficiario supera tale limite, l’interessato è tenuto a comunicare all’INPS il rapporto finanziario sul quale ottenere il pagamento. La comunicazione può essere effettuata attraverso il sito dell’Istituto, utilizzando il servizio “Cambiare le coordinate di accredito della pensione”. 

Trattenute fiscali: addizionali regionali e comunali

Sul rateo di pensione di dicembre non vengono più applicate le trattenute relative alle addizionali regionali e comunali.

Come noto, infatti, le stesse vengono recuperate in 11 rate, da gennaio a novembre dell’anno successivo a quello cui si riferiscono.

Corresponsione della somma aggiuntiva per il 2024 (quattordicesima) 

Con la rata di dicembre 2024, viene posta in pagamento la somma aggiuntiva per la seconda platea del 2024, la quattordicesima.

La quattordicesima è pagata ai titolari di pensione che:

  • abbiano raggiunto il requisito anagrafico richiesto per l’accesso al beneficio (64 anni di età) nel secondo semestre del 2024;
  • fermo restando il requisito anagrafico dei 64 anni di età, siano diventati titolari di pensione nel corso del 2024.

Il pagamento viene effettuato d’ufficio in via provvisoria, in attesa della verifica, che sarà effettuata successivamente sulla base dei dati reddituali a consuntivo.

Coloro che non ricevano la quattordicesima e ritengano, comunque, di averne diritto possono presentare apposita domanda di ricostituzione online, denominata “Ricostituzione reddituale per quattordicesima”, accedendo al sito istituzionale con una delle seguenti credenziali:

  • SPID di secondo livello(Sistema Pubblico di Identità Digitale); 
  • CIE 3.0(Carta di Identità Elettronica); 
  • CNS(Carta Nazionale dei Servizi); 
  • eIDAS(electronic IDentification Authentication and Signature);
  • PINdispositivo rilasciato dall’Istituto solo per i residenti all’estero non in possesso di un documento di riconoscimento italiano e, pertanto, impossibilitati a richiedere le credenziali SPID

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Visita guidata Casa Cavazzini Udine

Martedì 12 novembre 2024 il gruppo che frequenta il corso "Percorsi di memoria" ha partecipato alla visita guidata di Casa Cavazzini sita nel centro storico di Udine assieme alla proff. Anna Pittino che ha organizzato l'incontro.


PENSIONATI: il cedolino di novembre 2024

Il cedolino della pensione è il documento che consente ai pensionati di verificare l’importo erogato ogni mese dall’INPS e di conoscere le ragioni per cui tale importo può variare.

Si riportano di seguito le principali informazioni sul cedolino della pensione di novembre 2024.

La data di pagamento

Le pensioni vanno in pagamento il primo giorno bancabile del mese, eccetto nel caso di gennaio, con un unico mandato di pagamento comprensivo di tutte le prestazioni pensionistiche e assistenziali del titolare.

Si comunica quindi che, per novembre 2024, il pagamento avverrà con valuta 2 novembre nel caso di pagamento presso Poste italiane e con valuta 4 novembre nel caso di pagamento presso gli Istituti bancari.

Si rammenta che il pagamento in contanti è ammesso solo per gli importi complessivi fino a 1.000 euro netti; se l’importo spettante al beneficiario supera tale limite, l’interessato è tenuto a comunicare all’INPS il rapporto finanziario sul quale ottenere il pagamento.

La comunicazione può essere effettuata attraverso il sito dell’Istituto utilizzando lo strumento “Cambiare le coordinate di accredito della pensione”.

Trattenute fiscali: conguaglio di fine anno 2023, addizionali regionali e comunali, tassazione 2024

Alla fine del 2023 è stato effettuato il ricalcolo a consuntivo delle ritenute erariali applicate nel corso dell’anno di imposta (IRPEF e addizionali regionali e comunali a saldo), sulla base dell’ammontare complessivo delle prestazioni pensionistiche erogate dall’INPS.

Se nel corso del 2023 sulla pensione sono state applicate mensilmente ritenute erariali in misura inferiore a quanto dovuto su base annua, l’Istituto ha provveduto a recuperare le differenze a debito sulle rate di pensione di gennaio e febbraio 2024, trattenendo il debito anche fino alla capienza totale dell’importo del rateo pensionistico in pagamento.

Se i ratei di pensione di gennaio e febbraio 2024 risultano insufficienti per il recupero totale, le trattenute proseguono sui ratei mensili successivi, fino all’estinzione del debito d’imposta.

Nel caso dei pensionati con importo annuo complessivo dei trattamenti pensionistici fino a 18mila euro, per il quali il ricalcolo delle ritenute erariali ha determinato un conguaglio a debito di importo superiore a 100 euro, la rateazione viene comunque estesa fino alla mensilità di novembre (articolo 38, comma 7, del decreto-legge 78/2010, convertito con modificazioni nella legge 122/2010).

Per quanto riguarda le prestazioni fiscalmente imponibili, anche sul rateo di novembre, oltre all’IRPEF mensile, vengono trattenute le addizionali regionali e comunali relative al 2023.

Si ricorda che le addizionali regionali e comunali vengono recuperate in 11 rate, da gennaio a novembre dell’anno successivo a quello cui si riferiscono.

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